A MIO FIGLIO...
Caro
Andrea, tra pochi giorni compierai 16 anni .
Ho
memoria di noi due protagonisti di giornate frenetiche, di tutti i
momenti trascorsi insieme, di tutte le cose fatte insieme; e pensare
che mi sembra ieri che ti prendevo in braccio e ti cambiavo i
pannolini. Ti scrivo questa lettera per condividere con te, che stai
diventando un uomo, alcuni consigli basati su principi che ispirano
la vita da quando è stata idealizzata. D’altronde sono tuo padre,
se non sono io a dirti queste cose, chi lo potrà mai fare? Sei mio
figlio, tu e tuo fratello siete la mia miglior espressione dell’amore
che ho per la vita, e ti ricordo che avrai sempre un posto enorme nel
mio cuore. Mi auguro che tu possa conservare queste parole, il
processo della crescita Interiore e esteriore è caratterizzato da
momenti in cui il tuo futuro dipenderà dalle tue scelte, pertanto sii sempre te stesso e non farti condizionare dalle circostanze, anche se
queste possono “sembrare” avverse.
La
vita è fatta di esperienze, a volte negative a volte positive, e
l’unico che può spostare l’ago della bilancia verso l’essere
cosciente, sei solo tu. Se saprai cogliere ogni sfumatura di questi
insegnamenti, un giorno potrai dire di essere un uomo consapevole. E
ricorda: “Non esistono limiti, solo abitudini limitanti”.
1)
Non portare rancore verso coloro che non sono buoni nei tuoi
confronti. Tratta
ogni persona come se fosse un parente stretto. Nessuno
ha l’obbligo
morale
di essere buono con te. Hai la libertà di scegliere
con chi stare, il rancore non è mai stato utile a nessuno. Quando
incontri persone buone, però, fanne tesoro e non dimenticarti mai di
loro. Per essere altruista, sviluppa la
tua generosità senza testimoni. Aiuta il tuo prossimo senza renderlo
dipendente da
te.
Lascia che qualcun altro abbia il posto migliore a tavola, il
parcheggio più comodo o l’ultima fetta di torta. Cerca modi
semplici per aiutare gli altri, fallo
e basta, senza pensare a ipotetiche gratificazioni (sono inutili per
il tuo essere, servono a qualcun altro).
2)
Nessuno è indispensabile, nulla al mondo è obbligatorio
possedere. La possessività è una manifestazione distorta dell’ego.
Fatto tuo questo concetto, saprai come agire quando qualcuno ti darà
meno considerazione di quanta ne meriti, oppure quando perderai le
cose o le persone che ami di più. Metti
sempre
in
ordine quello che hai disordinato, e
non parlo dei vestiti in camera tua. Impara a ricevere e ringrazia
sempre per ogni dono. Distribuisci con equità a
tutti.
3)
Ricorda
sempre
chi sei.
Fissa
il
più possibile la
tua attenzione su te stesso,
sii
cosciente in ogni istante di ciò che pensi, senti, desideri e
soprattutto
fai.
Decidi
i tuoi valori e ciò che è importante per te e che
puoi trasmettere agli altri.
Non avere paura di essere un individuo “diverso”,
non aver paura di nulla,
non aver mai paura di essere te stesso.
4)
Qualsiasi cosa tu decida di fare, vai fino in fondo, fallo nel
miglior modo possibile, impegnati al massimo. Cerca di non
legarti a nulla che alla lunga ti possa distruggere. Ricorda
sempre chi sei. So
che non è facile, ma non
mentire. Non rubare, se lo fai, menti e rubi a te stesso. Non
impossessarti di niente né di nessuno.
5)
Ascolta
e impara ad ascoltare.
Puoi
capire di più le persone che ti stanno intorno
prestando semplicemente
attenzione
a ciò che hanno da dirti,
le persone amano essere ascoltate, capirai
perché. Non
lasciarti impressionare da personalità forti, non hanno nessun
potere. Molto
importante: Non giudicare né discriminare quando non conosci la
maggior parte dei fatti, e se lo fai, sii sempre obbiettivo e il più
possibile imparziale. Impara a non fare rumore per nulla,
né
gesti inutili. Non occupare troppo spazio degli altri e limita il
più possibile di autodefinirti.
Ricorda sempre chi sei.
6)
Distinguiti
dalla massa, non
stabilire amicizie inutili, cerca di non seguire le mode e
soprattutto non
venderti. Non invidiare,
niente e nessuno, ne i beni ne gli esiti degli altri. Se
puoi, parla solo di ciò che è necessario e non vantarti mai dei
tuoi successi. Mantieni
le promesse, è una cosa rara nel mondo di oggi. Se non puoi
mantenere una promessa, non
farla,
non si deve illudere nessuno. Ammetti sempre quando sarai superato,
trasforma
il tuo orgoglio in dignità, trasforma la tua invidia in ammirazione
per i valori dell’altro. Ricorda
sempre chi sei.
7)
Aiuta
l’altro ad aiutare se
stesso.
Sii
sempre
fiero
di te stesso, ma con umiltà,
non pensare troppo a voce alta e troppo a te stesso. Puoi
realizzare qualsiasi cosa tu
abbia
in mente, non
mettere
mai
in
dubbio
le tue capacità, nemmeno
se sono io a porvi dubbi.
Prosegui i tuoi obbiettivi con perseveranza e impegno, metticela
tutta, anche se ti sembra tutto cosi difficile da realizzare. Più
sarà difficile e più sarà gratificante raggiungerlo, perché ciò
che è davvero importante nel raggiungere un obbiettivo, non è il
successo in sé, ma tutto quello che accadrà tra il desiderio di
realizzarlo e la realizzazione dello stesso. Ricorda
sempre chi sei.
8)
Intelligenza e saggezza non sono la stessa cosa.
L’intelligenza è la capacità di imparare, e tu ne hai tanta; la
saggezza è la capacità di sfruttare al meglio ciò che hai compreso
delle esperienze della vita, per fare la scelta giusta. Questa
si chiama consapevolezza. Tu,
hai entrambe le possibilità, sei intelligente e puoi essere
un uomo consapevole (saggio). Non smetterai mai di imparare, c’è
un mondo intero da esplorare oltre l’orizzonte ordinario. Ricorda
sempre chi sei.
9)
Qualunque cosa la vita ti
riservi, accettala. Cambiamenti,
ostacoli, realizzazioni, difficoltà, avventure, successi e
fallimenti sono tutte grandi opportunità per crescere. Sii
sempre presente, la vita è il presente, goditi il momento. Ricorda
sempre chi sei.
10)
Ama Andrea, ama intensamente! Rispetto, sii
rispettoso di questo bellissimo mondo in cui vivi, sii rispettoso
della vita, di quella degli uomini, degli animali, dei
vegetali e di tutte le cose che esistono su questo piano. Essere
presenti a se stessi è importantissimo, lo capirai col tempo
necessario per te. Essere presenti per i tuoi affetti, per
la tua famiglia, per i tuoi amici inoltre, ti valorizzerà.
Non nascondere mai i tuoi sentimenti, non modificare nulla di ciò
che provi per compiacere a qualcuno o a pochi. Quando ami,
dimostralo, a te, a loro. Resta sempre te stesso. Ricorda
sempre chi sei.
Sedici
anni della tua vita corrispondono a sedici anni miei da padre, che sto
cercando di fare nel miglior modo possibile. Lo so Andrea, sono
burbero e spesso anche severo. Leggo nei tuoi occhi ciò che pensi
quando esterno parole che ti feriscono nell’animo. Non lo faccio
per farti del male, lo faccio per spronare l’essere meraviglioso
che c’è in te, perché
io so cosa sei realmente, e presto lo saprai anche tu. Il tuo arrivo
in questo mondo mi ha cambiato profondamente, purtroppo figlio mio
non sono perfetto, sono un uomo che lotta contro se stesso giorno
dopo giorno, tu questo non lo puoi vedere, ma ciò che hai studiato
da poco a scuola, la famosa locuzione latina di cui abbiamo discusso
in auto qualche giorno fa Nosce
Te Ipsum, è
l’esortazione più importante che esista al mondo. Conosci
te stesso,
l’azione diretta che ti cambia la vita, il sentiero tortuoso e
impervio che non finisce mai, ma è l’unico modo per comprendere
chi sei.
Concludo
questa lettera ricordandoti che
non
conosco parola adeguata che possa
descrivere il mio amore, il mio orgoglio, la
mia stima
e la mia speranza per te. Sono e
sarò sempre
orgoglioso di definirti “figlio”, qualsiasi
cosa succeda, e non vedo l’ora di vedere l’uomo che sarai guidato
dall’essere meraviglioso che sei.
Tuo
padre.
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